Adagiato ai piedi delle verdi colline dell’est veronese, tra i vigneti del Soave e gli ulivi della Val d’Illasi, il borgo di Colognola ai Colli ospita in queste settimane la tradizionale Sagra dei Bisi, istituita nel 1957 e giunta alla sua 66° edizione, per la promozione del Pisello Verdone nano e la consacrazione del Biso d’Oro che viene assegnato al miglior produttore della zona.
I Bisi di Colognola, dai baccelli sodi e croccanti, devono la loro particolarità di essere di un verde brillante e dolci di sapore al suolo di origine vulcanica che favorisce l’assorbimento di acqua senza ristagno. Difatti nell’epoca preistorica questa era zona sommersa dalle acque tropicali con vulcani sottomarini che hanno lasciato nei secoli un terreno ricco di sali minerali prezioso per la coltivazione del Pisello Verdone nano. L’esposizione del terreno a sud ne regala una spiccata dolcezza.
L’uso dei piselli nella cucina veneta ha origini molto antiche, i famosi Risi e Bisi risalgono infatti al XIV secolo. Ma è solo nel dopoguerra che i produttori della zona di Colognola riscoprono la coltivazione del Pisello Verdone nano.
Dieci anni fa nasce l’Associazione dei produttori dei Bisi di Colognola, che ha come obiettivo la valorizzazione di questo prodotto e del suo territorio e il controllo dell’applicazione del relativo disciplinare. Associazione che ora conta 26 produttori tra cui due biologici.
Positivo il commento del presidente dell’associazione Mauro Franchi sulla produzione di quest’anno che si prospetta abbondante e di qualità elevata, grazie al clima fresco e piovoso di questo periodo primaverile. I Bisi di Colognola sono confezionati con un packaging dedicato, una cassetta con l’indicazione del prodotto che è garanzia di origine dello stesso.
IL PISELLO VERDONE NANO DI COLOGNOLA AI COLLI
In una giornata dedicata alla promozione di questo legume così pregiato, ho avuto la possibilità di visitare un campo di Piselli Verdone Nano di Colognola ai Colli. Il produttore Zeno della Chiana ha spiegato che la semina avviene da sementi nuove durante il periodo autunnale, a scalare nel tempo, in modo da avere poi un raccolto più prolungato.
Si tratta di una pianta nana, la cui altezza non supera i 55 cm. Raccolta e sgranatura avvengono rigorosamente a mano per una produzione che normalmente supera gli 800 quintali.
All’interno del piccolo baccello troviamo dagli 8 ai 10 piselli di colore verde acceso, dolci e teneri nel gusto, tanto che si possono persino assaggiare crudi. Una tentazione che può colpire persino i raccoglitori, si dice infatti che durante la raccolta si intonino canti in modo da avere la bocca occupata ed evitare di riempirsela di piselli.
I detti contadini sono davvero la memoria storica di tempi passati, i consigli erano semplici ma di sicuro effetto, ed è un piacere ascoltarli da chi se li tramanda di generazione in generazione.
Lo sapete perché si dice che i piselli devono sentire le campane della Chiesa? La pianta di pisello non deve essere piantata troppo in profondità nel terreno, ma ama stare in superficie non troppo coperta dalla terra.
I Piselli Verdone Nano di Colognola ai Colli si trovano in vendita nei supermercati affiliati della zona e presso le aziende agricole associate. Essendo un prodotto fresco se ne consiglia la prenotazione.
L’Associazione provvede poi a rifornire ristoranti e agriturismi nel veronese e vicentino. Una specialità di nicchia di alto livello, che attira l’interesse sia di grandi chef che di buongustai, per le sue straordinarie qualità di sapore ed organolettiche, diventando nella sua completezza di contenuti sociali, agricoli, storici, un elemento portante della “identità veneta”
66° SAGRA DEI BISI, SIGNORI… IN TAVOLA
Come ogni anno in questo periodo si svolge la ormai popolare Sagra dei Bisi. Nata come semplice mercato di produttori, è divenuta nel tempo uno degli appuntamenti più attesi della stagione.
La Sagra, che quest’anno si tiene dal 17 al 20 maggio e dal 24 al 27 Maggio, è un momento importante di promozione del territorio e valorizzazione di un prodotto tipico che si basa sulla tradizione locale. E di questo Alfonso Avogaro, presidente della Pro Loco di Colognola ai Colli, ne va molto fiero.
Due weekend durante i quali ci saranno i tradizionali chioschi enogastronomici con i piatti più amati della tradizione come i Risi e Bisi, le Paparele co i Bisi, accompagnati dai vini della Strada del Vino Soave.
Non mancherà un particolare street food, Ri-bisi, dei piccoli arancini di riso e piselli fritti, e un dolce con crema di piselli e cioccolato.
Particolarmente apprezzata lo scorso anno, e che quindi verrà riproposta, è la passeggiata storico culturale dove si potranno visitare alcune ville di Colognola con sosta in un’azienda vinicola per una tappa di degustazione.
Verrà inoltre organizzata una “Bisiclettada” una biciclettata rivolta alle famiglie che pedaleranno attraverso il territorio di Colognola insieme ad affascinanti bici storiche con ciclisti abbigliati secondo il costume di primo novecento.
Importante veicolo di promozione del territorio sarà il lancio del docu-film “Bisi e Sorrisi” del regista Mauro Vittorio Quattrina, in fase di realizzazione nel Comune di Colognola ai Colli, che racconta la storia e l’evoluzione del territorio oltre che della coltura del Pisello Verdone Nano a partire dagli anni Sessanta, importante per lo sviluppo economico sociale locale.
Una Sagra che non potrebbe aver luogo senza il prezioso contributo di un volenteroso gruppo di volontari di tutte le età che si trovano dal pomeriggio fino a sera a sgranare quintali di piselli che serviranno per preparare i piatti in degustazione alla Sagra.
Un momento sentito anche dalle persone più anziane del paese che in questo modo occupano il proprio tempo rendendosi utili alla comunità e potendo fare due ciacole in compagnia.
IN CUCINA
Rinomati e apprezzati da cuochi e appassionati, i Bisi di Colognola verdissimi teneri e dolci sono l’ingrediente speciale per alcuni piatti della tradizione veronese e veneta.
Oltre al già citato Risi e Bisi ( Risotto con i piselli) , troviamo la Supa de Bisi (Zuppa di piselli) e le buonissime Paparèle coi Bisi e la pancetta (Pappardelle con piselli e pancetta) rigorosamente preparate con la pasta all’uovo fatta in casa, motivo di vanto delle massaie veronesi.
Durante il nostro pranzo nell’affascinante cornice di Villa Nichesola abbiamo potuto apprezzare e degustare vari piatti a base di Bisi di Colognola, come il Petto d’oca affumicato, robiolina e piselli freschi, le tradizionali Tagliatelle ai bisi, la Coscia di faraona, purè di piselli e piselli soffiati ed una squisita e particolare Composta di fragole, spuma di piselli e croccante al cioccolato, il tutto abbinato ai rinomati vini delle Cantine della Strada del Vino di Soave.
VISITA AL SANTUARIO DI SANTA MARIA DELLA PIEVE
Prima di lasciare Colognola ai Colli vi consiglio una visita al Santuario di Santa Maria della Pieve, un edificio romanico che sorge all’imbocco della Val d’Illasi, risalente probabilmente a un periodo collocabile tra l’XI e il XII secolo. Fondata in prossimità di un tempio pagano romano poco distante dall’antica Via Postumia, la Pieve è stata la prima parrocchia di Colognola ai Colli.
Composta da tre navate divise da pilastri, la Pieve ospita affreschi realizzati dalla metà del XIV secolo fino alla metà del XV, tra i quali un Dittico di Bartolomeo Giolfino, oltre ad affreschi di epoca medievale.
Al suo interno è venerata la statua della Madonna “della Pieve” a cui viene attribuito un prodigio verificatosi nel 1836 quando, secondo la tradizione religiosa, liberò il paese dal flagello del colera. Il fatto viene ricordato ogni anno nell’ambito della Festa dell’Antico voto.
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